Ritratti In Luce Naturale

“Il volto è la parte infinitamente meno fisica del corpo, fatto di sguardo, di contrazioni della bocca, di pieghe, di tutto quell’insieme di sottili attributi attraverso i quali l’anima si rivela nel corpo.”

Ernesto Sábato

Per me, la fotografia di ritratto è sinonimo di ridotta profondità di campo: occhi perfettamente a fuoco e tutto il resto, a partire dalle orecchie, diventa “sfocato”. Ci sono alcuni fattori chiave per ottenere questo effetto, come l’apertura utilizzata (di cui parlerò in un articolo futuro), la distanza del fotografo dal soggetto, la lunghezza focale (ne parleremo in un altro articolo dedicato) e le dimensioni del sensore della fotocamera.

In effetti, maggiore è la dimensione del sensore, minore è la “profondità di campo”. In altre parole, un sensore full-frame ha metà dei millimetri di area a fuoco rispetto a un sensore APS-C con la stessa lunghezza focale equivalente montata sopra.

Un sensore più grande garantisce una migliore qualità dell’immagine. Le dimensioni del sensore influiscono direttamente sulla qualità delle immagini che può produrre: sensori più grandi significano pixel più grandi, che si traducono in migliori prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione, meno rumore, una migliore gamma dinamica e la capacità di catturare più dettagli in una scena.

- Fotografo Ritratti Roma - Michele Belloni

Il fattore di crop si riferisce alla dimensione diagonale del sensore full-frame da 35 mm, che ha un fattore di ritaglio di 1x. Questo accade perché, ad esempio, quando si utilizza un obiettivo da 35 mm su un sensore APS-C più piccolo, gran parte dell’immagine viene ritagliata ai bordi (a causa delle dimensioni ridotte) e il fattore di ritaglio aumenta a 1,5x (Nikon, Sony e altri) o 1,6x (Canon).

Il vero svantaggio per la fotografia di ritratto è che, insieme alla lunghezza focale, anche l’apertura effettiva “aumenta”. Quindi, un obiettivo da 50 mm f/1.4 su un sensore full-frame diventa l’equivalente di un 75 mm f/2.1 su un sensore APS-C (con un fattore di ritaglio di 1,5x).

Mentre il valore di apertura non cambia fisicamente e la quantità di luce trasmessa al sensore rimane invariata (f/1.4 rimane fisicamente f/1.4), la profondità di campo diventa equivalente al suo valore originale moltiplicato per il fattore di ritaglio (ƒ1.4 * 1.5 = 2.1).

Quindi, per ottenere la stessa profondità di campo di f/1.4 su un sensore full-frame, è necessario un obiettivo f/0.95 su fotocamere APS-C.

Oltre alla lunghezza focale e al valore di apertura, l’altro elemento che raddoppia è la sensibilità ISO. 100 ISO su una full-frame equivalgono a 160 ISO su fotocamere APS-C, e la parte peggiore è che ISO 3200 su una full-frame equivalgono a ISO 5000 su un sensore APS-C. Immaginate questo su sensori ancora più piccoli.

Per questi motivi, utilizzo fotocamere full-frame nelle mie fotografie: ridotta profondità di campo, massima qualità dell’immagine e migliore tridimensionalità del soggetto.

Questo è sicuramente il fattore principale che mi aiuta a ottenere le immagini che vedete su Instagram, ma se non avete ancora una fotocamera full-frame, non usatela come scusa per non migliorare e abbandonare questo tipo di fotografia.

Concentratevi piuttosto sul risparmiare per passare al full-frame il prima possibile. Nel prossimo articolo, vi spiegherò quali obiettivi utilizzo per ottenere il mio stile ritrattistico.

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